La Procura indaga sul Burchio

La Magistratura ordinaria anticipa i tempi del TAR e acquisisce presso vari uffici del Comune di Porto Recanati diversi documenti relativi alla situazione della Variante del Burchio, come confermato dal primo cittadino Montali.

A differenza di quanto si era ipotizzato in un primo momento, appena dopo la bocciatura del Progetto nel Consiglio Comunale dedicato, il ricorso non è stato proposto dalla Coneroblu che si era visto bloccare il faraonico progetto, ma fa parte di un progetto di indagine nato addirittura sotto la giunta Ubaldi e arrivato fino ai giorni nostri.

A conferma di ciò, i documentati sequestrati risalirebbero anche a data anteriore a quella della delibera del Consiglio Comunale, che sarà oggetto di ricorso da parte della Coneroblu.

Smentisce anche in prima persona la Coneroblu che afferma che per il momento si sta muovendo soltanto in direzione del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) e mantiene un profilo basso per il momento.

Ciò smentisce quindi le voci che vorrebbero l’azione oggetto della Procura come un effetto delle affermazioni diffamatorie da parte di alcuni esponenti della maggioranza, nei confronti della Coneroblu, in sede di Consiglio Comunale.

 

Silenzio da parte dei dipendenti del Comune i cui uffici sono stati presidiati dagli agenti.