Aurelio Bufalari risponde a Città Mia in merito alla loro nota su Piazza Brancondi

Aurelio Bufalari corrispondente del Corriere Adriatico, sentendosi chiamato in causa da Città Mia nella loro nota a proposito dell’ipotetico progetto al Comune per una riorganizzazione di Piazza Brancondi risponde così:

 

“In merito al comunicato di Città Mia – Piazza Brancondi 2.0?? –apparso su questa testata martedì 24 gennaio 2017, dichiaro di non aver mai detto né scritto che l’Assam abbia effettuato sopraluoghi in piazza Brancondi, come invece afferma il comunicato. Non ho mai parlato né scritto a proposito di “un progetto che sembra già essere messo su carta e che risponde alle richieste dei cittadini degli operatori commerciali e addirittura assolve alle segnalazioni degli organismi istituzionali superiori (ASSAM)”, come invece asserisce Città Mia. Di non aver mai detto né scritto che il giornalista scrittore Marcello Veneziani abbia criticato la poca luminosità di piazza Brancondi, come invece afferma il comunicato. Carlo Trevisani – citato nell’articolo – parla di considerazioni fatte da Veneziani all’interno della Sala Biagettidurante la conferenza e non di quando Veneziani è sceso dall’auto. Io ero lì, invece, per conto del mio giornale, e alla sua domanda “Dove siamo?” ho risposto personalmente che eravamo nella piazza principale di Porto Recanati. Che cosa c’entra dunque Trevisani? Se è stato citato nell’articolo è perché era lui l’organizzatore della conferenza. Sette miliardi di persone che non erano sul posto possono testimoniare di non aver sentito, ma ciò non vuol dire che Veneziani non si sia posto quella domanda. Questo aneddoto l’ho raccontato e scritto decine di volte. Città Mia non sa quali e quanti cittadini e commercianti vorrebbero una piazza diversa e pretende che io li identifichi con le loro migliaia di nomi e cognomi. Città Mia non sa chi sono magari perché non parla con la gente come invece faccio io per mestiere. Infine la ciliegina sulla torta, che Città Mia mette in relazione – e non per caso – i miei articoli sulla piazza con un ipotetico progetto dell’amministrazione comunale. Progetto di cui non sono a conoscenza e di cui non ho mai parlato né scritto. E questa è la cosa più grave del comunicato, che per mera speculazione politica coinvolge in modo denigratorio la mia persona e il giornale per cui scrivo. Infine una questione di coerenza. Il comunicato – dopo aver messo in dubbio la mia parola – sostiene, rivolgendosi al Comune, che “Diversi gruppi ed associazioni si sono già espresse su proposte di riqualificazione”. E che “Sarebbe un esercizio di proficua ed efficiente democrazia, coinvolgere tutta la popolazione, in quella che potrà essere una svolta fondamentale del nostro assetto urbanistico”. E ciò conferma clamorosamente quanto prima si voleva negare, e cioè che la cittadinanza è fortemente interessata a una riqualificazione della piazza. L’assurdità del comunicato da parte di un gruppo politico che invece di fare le pulci alla politica e fare proposte per il bene della città va a sindacare sul mestiere di persone che con la politica non hanno niente a che vedere. Preciso infine che il comunicato è stato preceduto da giorni e giorni di attacchi denigratori e diffamatori alla mia persona da parte di alcuni personaggi locali e che rispecchia fedelmente quanto detto da tali personaggi. Per cui mi riservo di portare la questione in sede legale.”

Riccardo

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