Burchio bocciato, PD lacerato e Coneroblu al TAR.

Si complica la situazione a Porto Recanati per quella che è la Variante del Burchio.
Dopo il Consiglio comunale di Venerdì, dove ricordiamo che il progetto è stato bocciato, cosa accadrà a Porto Recanati?
Il PD si presenta spaccato all’interno tra chi il Burchio lo voleva e chi invece lo ha bocciato, mentre la Montali sembra – per ora – essere uscita vincitrice dalla bocciatura del Burchio, con un consenso aumentato e non di poco, tra i cittadini. Tuttavia questa mossa potrebbe rivelarsi un azzardo sul lungo periodo, in base a due fattori: la riprogettazione immediata del PRG e del PUT, che potrebbe venire meno, e gli esiti delle cause che la Coneroblu (che il “Gran Resort Porto Recanati” avrebbe dovuto costruirlo) presenterà nelle varie sedi, prima tra tutte il TAR.

Per il momento il PD si è affidato al parere di Berti ed è ottimista su un possibile ricorso da parte degli aventi diritto, che non potrebbero ottenere nessun rimborso da parte del Comune, di opposta visione Lorenzetti – Tedeschini.

La Montali dovrà invece affrontare una scelta importante per la vita del Partito Democratico, lo taglierà fuori per aver votato contro l’abolizione del Burchio, anche se solo al 50%?
Faida interna anche tra la segretaria politica del PD (Cicconi) e il primo cittadino, resosi responsabile di alcune considerazioni poco gradite dalla segretaria del PD.
Non bisogna inoltre dimenticare i problemi relativi al problema di Lido delle Nazioni, dove i titolari di chalet vedono sempre meno speranze di riuscire a ripristinare il litorale per la stagione estica.

Critiche anche dalla Regione che sembra voler chiedere conto dei finanziamenti che al 30 Giugno sarebbero dovuti essere impegnati per Scossicci e Lido delle Nazione, per un ammontare di quasi 5 milioni di euro.

Gli interrogativi sono molti, primo tra tutti: potrà il Comune pagare tutte le cause che si appresta ad affrontare, nonostante le magre casse?