Conosciamo Lorenzo Riccetti candidato di Uniti per Portorecanati

Quali sono i principali motivi che ti hanno convinto a candidarti per ricoprire la carica di Consigliere del Comune di Porto Recanati?

Come noto il mio esordio con la politica non è stato frutto di un’iniziativa personale ma la risposta ad una richiesta rivoltami alcuni anni fa, attraverso elezioni primarie, da un buon numero di elettori portorecanatesi; così nacque U.P.P. e da quel momento le mie scelte si sono legate a quel progetto ed alle persone che lo hanno portato avanti con coraggio e coerenza. Fattore influente nella mia scelta, debbo ammetterlo, fu la prospettata realizzazione di un rigassificatore al largo delle nostre coste. Istintivamente sentii che era ora di impegnarsi in prima persona, che era necessario dedicare del tempo per difendere gli interessi della collettività ed evitare quello scempio. La battaglia ambientale fù vinta anche se perdemmo le elezioni.

Quali pensi siano le priorità da affrontare e i principali problemi da risolvere per questa città?

Le priorità da affrontare sono tutte legate al rilancio della città. Lotta al degrado, sicurezza, miglioramento dei servizi al cittadino e indirettamente di quelli turistici. Solo in questo modo potremo avere ricadute immediate sulla qualità della vita, e magari anche sul piano occupazionale.

E’ fondamentale però che il modello di sviluppo  sia orientato dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della salute del cittadino in modo da non compromettere i bisogni e, oserei dire, anche i sogni delle generazioni future.

Dopo anni di sviluppo dissennato in cui, utilizzando lo specchietto per allodole delle “mega-lottizzazioni”, una grandissima quantità di “moneta urbanistica” è stata utilizzata per costruire  consenso, piuttosto che per  realizzare bonifiche, fognature, strutture sportive, teatri, biblioteche, bagni pubblici: è ora di ripensare la Porto Recanati del futuro, è tempo di scelte che prendano finalmente in considerazione gli interessi generali della  collettività.

Per fare tutto ciò, è evidente, occorrono risorse che possono essere reperite, nell’immediato, attraverso i risparmi derivanti dalla modernizzazione e dall’efficientamento della macchina amministrativa, dal coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni. Nel lungo termine sarà fondamentale captare i finanziamenti diretti degli Enti sovra-ordinati e della comunità europea.

 

Parlaci un po’ di te: qual é attualmente la tua attività lavorativa e anche considerando le tue capacità e competenze professionali quale contributo pensi di poter dare per migliorare la città di Porto Recanati? Qual  é il settore (viabilità, turismo, lavori pubblici, ambiente, sport, sociale cultura) a cui ti piacerebbe dedicare maggiormente le tue energie se verrai eletto?

Per quanto riguarda me, sono un Avvocato e svolgo attività libero professionale con studio  a Porto Recanati.

Le competenze  di cui dispongo sono quelle proprie e specifiche del mio lavoro, cui si aggiungono quelle specifiche maturate nella, seppur breve, attività amministrativa. Dal 2014 al 2015, invero, ho ricoperto l’incarico di Vice Sindaco ed Assessore all’urbanistica, con deleghe alla Polizia Municipale e Servizi Demografici. Su questi settori credo di poter apportare un discreto bagaglio di conoscenze ed esperienze.

Quali sono i punti forti del programma elettorale della lista e del candidato Sindaco che sostieni?

Il programma è  molto dettagliato ed articolato, in quanto redatto a più mani da persone munite di grandi  competenze nei diversi settori; allo stesso tempo è sufficientemente concreto e realizzabile. L’esperienza amministrativa ci ha consentito di rimanere coi piedi in terra e ci ha aiutato a non elaborare un libro dei sogni. La conoscenza acquisita della macchina amministrativa ci consentirebbe, nel caso in cui il nostro progetto fosse scelto, di essere immediatamente operativi.

Quanto a Loredana Zoppi,  non posso che riconoscergli  un’indiscussa indipendenza e libertà intellettuale oltre ad una notevole competenza. Le sue capacità amministrative sono state concretamente dimostrate nel ruolo di Assessore al Bilancio allorché è stata definita dagli uffici il più competente assessore al bilancio degli ultimi anni.

Qual é il tuo giudizio su quanto fatto finora dalle Amministrazioni precedenti per Porto Recanati?

Dare giudizi sul passato mi risulta difficile in quanto, in parte, dovrei anche giudicare il nostro stesso operato.  Nel 2014 gli elettori hanno invocato a gran voce la necessità di un cambiamento, per realizzarlo è stato necessario costituire  una grande coalizione che si è dimostrata troppo eterogenea.

In realtà alcuni volevano lasciare le cose com’erano sostituendosi a chi li aveva preceduti.

Un caso emblematico è stato certamente il Burchio. Alcuni partiti che erano in maggioranza hanno avuto la sfrontatezza di chiedere i pareri agli avvocati dei costruttori, poi, con la scusa dei risarcimenti milionari, hanno cercato di tenere in debito conto gli interessi di chi costruiva  in misura maggiore rispetto ai gravissimi negativi impatti sul delicato equilibrio del territorio. In pratica volevano ripercorrere la via sperimentata di preferire l’interesse privato a quello della collettività.

Ora non si può tornare indietro e questo è il motivo per cui abbiamo scelto di portare avanti un progetto civico “puro”.