Conosciamo Michele Bianchi candidato per Città Mia

Quali sono i principali motivi che ti hanno convinto a candidarti per ricoprire la carica di Consigliere del Comune di Porto Recanati?

Partecipo attivamente alla vita politica locale da diverso tempo, vuoi per la passione ed interesse che ho sempre rivolto ad essa, vuoi perché, avendo avuto un padre che ha ricoperto per 10 anni il ruolo di sindaco e per 5 anni quello di vice, conosco per forza di cose le dinamiche evolutive di Porto Recanati dagli ani ’70 in poi. Tuttavia fino ad oggi non ho mai voluto “scendere in campo”, forse perché non completamente convinto dei progetti che, di volta in volta, mi venivano presentati. La coalizione Città Mia, invece, ha fugato ogni mio dubbio, ogni mia reticenza. Abbiamo un candidato sindaco, il Prof. Giri, dalle indiscusse qualità manageriali ed in possesso di un importante bagaglio di esperienza amministrativa. Poi c’è la squadra, basta dare un’occhiata ai nomi ed alle competenze professionali di ciascuno.

Quali pensi siano le priorità da affrontare e i principali problemi da risolvere per questa città?

Inutile ribadire che Porto Recanati è una città che vive di turismo. Turismo prettamente balneare (anche se visto il patrimonio artistico e archeologico, dovrà svilupparsi anche sotto il profilo culturale) e quindi la priorità è la difesa della costa. Le risorse, che sappiamo già preventivate, devono provenire dalla Regione. La lista Città Mia, tramite la profonda sinergia con gli assessorati regionali al Turismo ed a Demanio, promuoverà un’attività di continuo impulso verso l’ente pubblico apicale, affinché l’iter burocratico giunga a conclusione nel minor tempo possibile. Discorso a parte va fatto per la sicurezza e anche su questo il nostro programma è ben dettagliato; oltre che commercio, integrazione, viabilità e lavoro. Ogni questione tuttavia dipende da una condizione necessaria che nelle recenti giunte, è stata completamente trascurata ed anzi pregiudicata: la piena ed efficiente collaborazione tra gli Uffici comunali. Vanno curati e coadiuvati i rapporti tra il personale dei diversi organi, oltre che il corretto canale di collaborazione tra questi ed il governo locale.

Parlaci un po’ di te: qual’é attualmente la tua attività lavorativa e anche considerando le tue capacità e competenze professionali quale contributo pensi di poter dare per migliorare la città di Porto Recanati? Qual’é il settore (viabilità, turismo, lavori pubblici, ambiente, sport, sociale cultura) a cui ti piacerebbe dedicare maggiormente le tue energie se verrai eletto?

Svolgo la professione di avvocato ed ho la fortuna di condividere con altri colleghi di studio, taluno candidato in liste concorrenti, l’amore e la tutela civica della nostra città. Come dicevo prima, l’impegno politico è una tradizione di famiglia, che risale agli anni ’70. Quelli della mia generazione, si ricordano una Porto Recanati magari più a dimensione d’uomo, ma certamente più viva e sicura. Senza stare a rimpiangere il passato, ciò che vorrei contribuire a realizzare nella nostra città, è un progetto di ripresa del tessuto sociale e della qualità turistico-ambientale del territorio. Vorrei avere la possibilità di percorrere in sicurezza una pista ciclabile che collega il confine nord con quello sud e poter assistere alla piena conurbazione dei quartieri periferici come Scossicci e S.M. in Potenza. Mi piacerebbe lavorare a politiche di sviluppo tecnologico al servizio del cittadino, come indicato nel nostro programma. L’accesso pubblico ad una banda larga, una Wi-Fi libera su tutta la spiaggia e la dotazione dell’App sviluppata da Ferruccio Giri per la segnalazione e gestione delle criticità in tempo reale.

Quali sono i punti forti del programma elettorale della lista e del candidato Sindaco che sostieni?

Potrei rispondere tutti. E magari a ragion veduta. Ma se dovessi indicarne con orgoglio alcuni, direi sicuramente: una politica urbanistica che non si prostrerà mai più ad assecondare il mero intento edilizio-speculativo del privato; uno sviluppo turistico che creerà connubio efficiente tra l’ospitalità balneare e l’offerta culturale; la creazione della prima Multiservizi comunale a gestione diretta, per recuperare ingenti somme a favore delle casse dell’ente, da reimpiegare nell’offerta di servizi al cittadino (in primis la Guardia Medica locale per tutto l’anno); recupero del gettito fiscale evaso dai furbetti delle seconde case; un piano di implementazione della sicurezza senza precedenti, con installazione di telecamere a scanner intelligente, per il controllo diretto dei 3 accessi alla città; il baratto amministrativo, per permettere alle famiglie in difficoltà economica, di convertire a scomputo le imposte comunali (IMU e TARI), con lavori di pubblica utilità (manutenzione verde pubblico, decoro urbano e assistenza civica).

Qual’é il tuo giudizio su quanto fatto finora dalle Amministrazioni precedenti per Porto Recanati?

Non posso esprimermi per quanto riguarda la precedente amministrazione, vista la pochezza espressa sul piano dell’attività amministrativa. Certo sotto il profilo politico è stata sicuramente fallimentare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una anno di commissariamento, per quanto più che operoso sotto il profilo dell’ordinaria ma anche straordinaria amministrazione e merito va dato al Commissario Dott. Passerotti ed al Segretario Dott. Massi, non ha certo giovato alla vita democratica della nostra cittadina. La responsabilità è ugualmente condivisa tra tutti coloro che hanno fatto parte dell’ultima maggioranza. E’ ridicolo pensare che qualcuno possa rivendicare un primato di moralità e trasparenza politica, dopo quello a cui si è assistito. Per quanto riguarda l’amministrazione Ubaldi non posso certo che ribadire una assoluta bocciatura sul piano urbanistico. Non è un verdetto campanilistico, ma quanto stabilito da una sentenza del Consiglio di Stato. L’esperienza della Ubaldi si è conclusa con un atto di governo ritenuto dai supremi giudici amministrativi, “illegittimo”. Cosa altro aggiungere?

Riccardo

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