Ferragosto, giovani e alcool, maggiore responsabilità da parte di tutti
Arriviamo ogni anno a questa festa di metà estate (divenuta sinonimo di feste, gavettoni, scorribande in scooter e auto e fiumi di super alcolici che bagneranno la «notte brava» ferragostana di centinaia e centinaia di giovani, in alcuni casi anche giovanissimi, sulle spiagge di Porto Recanati e di tutta la Riviera), senza che nessuno – né famiglie, né scuola, né altre istituzioni – abbia fatto niente per comunicare ai giovani i rischi legati ad una inadeguata adozione di stili di consumo di bevande alcoliche che danneggiano la salute.
Il 16 agosto tanti genitori saranno sconvolti nello scoprire (alcuni purtroppo in maniera anche drammatica) che i propri ragazzi ancora adolescenti avevano alzato così tanto il gomito.
Tutti ci chiederemo allora cosa si sarebbe potuto fare per riuscire a ‘svalorizzare’ queste rischiose tendenze…
Ma ben presto ogni preoccupazione sarà messa da parte!
Nella speranza che ognuno (per le proprie competenze), meglio ancora se insieme, sin da oggi possa mettere in atto ogni azione valida alla risoluzione – o quanto meno alla limitazione – del problema ‘alcol e giovani’, gravissima piaga sociale, spero almeno che in queste ultime ore che:
– i genitori parlino ai propri figli di come sia fondamentale l’adozione di comportamenti e stili di vita sani e che bisogna evitare tutto ciò che può compromettere il proprio benessere (alcol, fumo, droghe,…);
– la Polizia Municipale ed le altre forze dell’ordine intensifichino i controlli, non soltanto la notte nelle strade, ma anche nei giorni precedenti, nei negozi di bevande alcoliche e nei supermercati affinché venga rispettata la legge che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minori;
– i giovani, le cui abitudini sono sicuramente influenzate da fattori ambientali, professionali, culturali ed economici, e prima ancora dalle scelte e dai comportamenti spesso incoerenti dei propri genitori, possano – con il loro senso di responsabilità (spesso superiore a quello dei propri genitori) e con la loro intelligenza – giungere a rappresentare un punto di forza e di riferimento per il loro gruppo di amici. Se tutti bevono, dov’è l’originalità?
Se tutti seguono la stessa tendenza, dové la novità? Chi mostra ai pari la capacità di non adeguarsi passivamente alle cattive abitudini imposte dalle dinamiche del gruppo connota una personalità forte, determinata e responsabile e non é detto che non possa divertirsi. L’alcol non é indispensabile per raggiungere questi risultati. Ci si può divertire e si può essere al centro dell’attenzione ed alternativi suonando una chitarra, cantando a squarciagola, raccontando barzellette… anche bevendo bevande analcoliche e adottando comportamenti salutari.
Vittore Saladino
Servitore-Insegnante Club Alcologico Territoriale di Marsala