In programma la ricostruzione di 65 chiese della Diocesi di Macerata
La Diocesi di Macerata ha in programma la ricostruzione di 65 chiese sparse su tutto il territorio diocesano, molte delle quali sono già in fase di progettazione o ricostruzione. Nei comuni maggiormente colpiti dal sisma, dove i luoghi di culto sono scarsi o mancanti, la situazione è più critica. Tuttavia, in città come Macerata, sono già presenti diverse chiese operative che rispondono alle esigenze dei fedeli. Guido Castelli, Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, ha recentemente fornito un aggiornamento sugli interventi in corso nella Diocesi di Macerata.
Castelli ha evidenziato che i danni causati dal sisma nella Diocesi di Macerata sono stati estremamente diversificati, richiedendo una programmazione dei lavori che consideri le necessità di un ente ecclesiastico. La collaborazione con il Presidente Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio speciale ricostruzione e la Soprintendenza è stata fondamentale per semplificare i processi e assegnare risorse adeguate, con l’obiettivo di avviare i cantieri al più presto.
Inizialmente, la Diocesi aveva il compito di riparare 71 chiese, ma sei di queste sono state successivamente trasferite ad altri canali. Dei 65 interventi attualmente attivi, 34 progetti sono stati consegnati all’USR, molti dei quali hanno già completato l’istruttoria. Con l’approvazione della Soprintendenza, si stanno tenendo le Conferenze dei Servizi per approvare i progetti e, successivamente, avviare i cantieri una volta emesso il decreto di assegnazione del Commissario Straordinario.
Recentemente è stato completato il restauro della chiesa di San Giorgio a Urbisaglia. Altri interventi sono in corso presso Santa Maria del Monte a Macerata, Santa Maria in Piana e Sant’Ubaldo a Treia. A breve, inizieranno i lavori per le chiese di San Firmano a Montelupone, dell’Immacolata e di Santa Lucia a Pollenza, e di San Catervo a Tolentino.
A Macerata, gli interventi riguardano varie chiese, tra cui l’Immacolata, Madonna della Misericordia, Sacro Cuore, San Filippo Neri, San Giorgio, San Liberato, San Michele Arcangelo, Santa Maria del Monte, Santa Maria della Consolazione, Santa Maria della Porta, Santissimo Crocifisso, Santo Sepolcro, Santo Stefano e San Giuliano. Per l’esercizio del culto, sono attive la Cattedrale di San Giovanni, la Parrocchiale di San Giorgio e la Basilica della Misericordia. Progetti per Santa Maria della Porta e Santo Stefano sono stati già consegnati, mentre quelli per San Giuliano e San Liberato sono in fase di consegna. Il progetto per Santa Maria della Consolazione è attualmente in lavorazione. Alcuni progetti, come quelli per San Filippo Neri, Madonna della Misericordia e San Giorgio, sono sospesi per motivi pastorali. La Parrocchiale di Santa Maria della Pace sopperisce alla chiusura della chiesa di San Michele.
La Diocesi non ha competenza su alcune strutture, come il santuario delle Vergini e la chiesa del Santissimo Sacramento. Con l’Ordinanza 23/2017 è stata riaperta la chiesa di Sant’Elena Imperatrice a Cingoli, e con l’ordinanza 32/2018 le chiese di San Nicolò a Moscosi di Cingoli, San Giuseppe a Macerata, San Michele Arcangelo a Treia e dei Santi Vito e Patrizio a Treia.
La Diocesi ha inoltre utilizzato fondi privati e il contributo 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana per vari interventi post sisma, come il restauro delle chiese di Santa Madre di Dio a Macerata, Santa Maria della Pace a Macerata, Santa Maria Assunta a Montecassiano, San Donato a Montefano, San Biagio a Pollenza, San Giovanni Battista a Porto Recanati, Cristo Redentore a Recanati, Santi Giuseppe e Filippo Neri a Recanati e Santa Maria in Castelnuovo a Recanati. Sono state riparate anche le canoniche di San Francesco a Montelupone, Santa Maria in Montemorello a Recanati e dei Santi Vito e Patrizio a Treia. Attualmente sono in corso i lavori alla chiesa di San Filippo Neri a Cingoli. Inoltre, sono stati costruiti tre Centri di Comunità a Colmurano, Montefano e Tolentino, nuovi locali per il Ministero pastorale della Parrocchia del Santissimo Crocifisso a Macerata e la ricostruzione dei locali del Ministero pastorale della Parrocchia del Preziosissimo Sangue a Porto Recanati.