La risposta della Montali all’Ordine degli Avvocati.

Riportiamo di seguito la riposta del Primo Cittadino Montali all’Ordine degli Avvocati:

“E’ singolare la reazione del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Macerata Stefano Ghio che attraverso la stampa chiede pubbliche scuse perché a suo dire ‘avrei offeso la categoria degli avvocati’ di cui fra l’altro vorrei ricordare faccio parte.

Sarebbe stata sufficiente una telefonata (anche se non avrebbe avuto lo stesso clamore mediatico), per accertarsi che la mia era una valutazione più ampia di come invece la si vorrebbe strumentalmente banalizzare.

L’Avv. Ghio, oltre ad essere il Presidente dell’Ordine ha anche un’esperienza politica non tanto remota e perciò dovrebbe sapere quanto sia importante per chi amministra farlo nell’esclusivo interesse della città.

Ritengo che debba essere l’Avv. Ghio a chiedere scusa per la sua totale mancanza di rispetto delle Istituzioni, dimostrata in questa circostanza.

Nel Consiglio Comunale a cui si riferisce Ghio è avvenuto l’ultimo passaggio politico della nota variante Burchio ovvero l’approvazione della Convenzione del Comune di Porto Recanati con l’Avvocatura civica del Comune di Gabicce Mare che, tramite l’Avv. Andrea Berti ha supportato dal punto di vista tecnico giuridico l’annullamento dell’accordo procedimentale con la Coneroblu e la non approvazione della variante urbanistica.

Le ragioni che hanno portato questa amministrazione a scegliere l’Avvocatura civica sono state già ampiamente illustrate. Le riassumo brevemente.

A nostro parere il ricorso alla convenzione con alro Ente pubblico valorizza il ruolo dell’avvocatura a garanzia dei fondamentali principi di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione, poiché con la predetta convenzione è chiamata a svolgere attività, oltre che di patrocinio legale anche di supporto dell’attività amministrativa in una prospettiva di prevenzione e deflazione del contenzioso.

Da quì la necessità di affrontare il contenzioso giudiziario, che negli ultimi mesi è stato quotidianamente paventato sulla stampa, con lo stesso legale che ha collaborato con l’Amministrazione per verificare la legittimità del provvedimento e sulle cui relazioni poggiano le due delibere conclusive del procedimento di non approvazione della variante Burchio.

L’obbligo per il rispetto che ho dell’Istituzione che rappresento, è quello di affidare un contenzioso impegnativo e delicato per i molti interessi coinvolti, ad un professionista che proprio per essere espressione di una Pubblica Amministrazione più da vicino può intendere le ragione di pubblico interesse che ispirano l’azione amministrativa e condurre il contenzioso su un piano che astrae dal contesto ambientale in cui la problematica è sorta.

Non si può dimenticare che la vicenda ha visto schierati a supporto delle ragioni dei privati interessati alla variante e quindi contro il Comune di Porto Recanati molti soggetti rappresentati dalla quasi totalità degli avvocati amministrativi ‘locali’ nei cui confronti nutriamo la massima stima.

Da Amministratore della città di Porto Recanati ho ritenuto, con la maggioranza del Consiglio Comunale, di fare una scelta che valorizzando la professione forense non fosse però attaccabile sul piano della scelta del professionista da incaricare in considerazione della professione esercitata dal Sindaco”.