Non si vive di solo Burchio

Mi spiace moltissimo che tutta l’attenzione dei media locali sia catalizzata dalla faccenda burchio. Mi spiace perché di anomalie ce ne sono ben altre. Da mesi si sta portando avanti una battaglia per ottenere nuovi locali per la scuola bene collettivo a tutti utile e a tutti necessario. Nessuno dell’amministrazione presta attenzione. Tutto è più importante, tutto più necessario ma non è così e si deve gridare che non è così nel momento stesso in cui 165 bambini sono costretti a mangiare in un unico salone perché non ci sono altre stanze disponibili. Qualcosa non va se dei bambini di 3, 4, 5 anni sono costretti a fare lezione in stanze non adatte alla loro attività. Si é fallito nel momento in cui si perde un diritto acquisito, nel momento in cui si accetta che si tolga l’assistenza ai pulmini per la scuola primaria e secondaria di primo grado sostenendo che non ci sono più soldi pur sapendo coscientemente degli episodi di bullismo verificatisi negli scorsi anni.

Ma questo x loro non è importante, per loro non è un investimento su cui puntare meglio fare uno sportello di prima accoglienza per stranieri investendoci € 60.000 l’anno ( x 5 anni € 300.000) delle nostre tasse. Meglio spenderne altri 15.000 per le luminarie di Natale. Mi spiace ma io mi sono scocciata ed è giusto che si sappia quello che stanno facendo, perché lo stanno facendo scientemente. Loro si studiano le proposte e se le portano in Consiglio comunale e se le votano fregandosene delle motivazioni che si adducono, delle volte nelle quali si è andati nei loro uffici a spiegare perché c’era bisogno di mantenere quel servizio.

Per cortesia non lasciamo catalizzare tutta l’attenzione su burchio si oppure burchio no. c’è dell’altro in città e quell’altro la P.A. lo sta facendo marcire negli angoli più remoti delle sale comunali perché non ascoltano…non vogliono ascoltare.

Avv. Cristiana Mataloni