Rosalba Ubaldi risponde a Sauro Pigini: “Mi dispiace se sono il tuo incubo vivente”

Rosalba ubaldi risponde a quanto scritto ieri da Sauro Pigini del Movimento Cinque Stelle di Porto Recanati.

“Ho letto, ampiamente pubblicizzata sui blog, la lettera aperta al nostro Sindaco da parte del capogruppo del M5S o meglio dell’unico consigliere penta stellato che siede in consiglio comunale. Non so cosa farà il Sindaco, né se deciderà di rispondere.

In realtà la lettera non meriterebbe alcuna risposta. Poiché nel contenuto risalta che l’ing. Pigini oltre a quanto rimproverato al Sindaco, vive l’incubo o meglio il pensiero fisso della sottoscritta, rispondo per quanto mi riguarda. Il Pigini non ha contribuito assolutamente a nessuna decisione per quanto riguarda il rigassificatore.

L’Amministrazione da me guidata non ha dato il nulla osta perché la maggioranza della maggioranza non condivideva il progetto e, come tutti sanno, io non ero tra questi, come non ero tra quelli che si sono pronunciati contro dopo aver incontrato e contrattato con la Gaz de France eventuali benefici per i rispettivi settori di competenza, all’insaputa del sindaco, cioè mia. La parte della maggioranza a favore si è adeguata alla maggioranza contro, poi si è andati in Consiglio Comunale. Ma di più. Il rigassificatore non si è realizzato perché la crisi dell’industria subentrata non ha richiesto ulteriori approvvigionamenti energetici e le aziende interessate nella Marche, come nel resto d’Italia, hanno deciso di congelare i rispettivi progetti perché, semplicemente, sono crollate le necessità sia di gas che di petrolio. E se fosse stato vantaggioso per il richiedente realizzare l’opera, sarebbe stata realizzata a Falconara cioè più vicino (in linea d’aria) alla localizzazione prevista a 34 km a largo delle nostre coste. Cioè la vittoria di Pirro. Comunque ancora ricordo le risposte date dal professionista (di cui mi sfugge il nome) del Dipartimento di Ingegneria Chimica Mineraria e delle Tecnologie Ambientali dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il confronto – sotto il profilo puramente scientifico – non ha di sicuro deposto a favore delle tesi dell’attuale consigliere. Ma non vedo cosa c’entrasse quel riferimento con l’oggi se non un maldestro tentativo di autocelebrarsi dopo anni di totale assenza dalla scena. E’ chiaramente manifesto il “fastidio” che il consigliere prova nel trovarsi nella stessa a deciso solo con chi non stare), figuriamoci gli avversari e non ho di sicuro alcun timore a confrontarmi con lui, ammesso che lui parli in consiglio e non tramite i blog o la stampa dopo una settimana, magari dopo aver interrogato il web pentastellato. Tra chi è teleguidato negli interventi e nel voto e chi parla dopo aver ascoltato il web, comprendo che – nonostante la mia esperienza – ancora ne vedo delle belle e ancora riesco a sorprendermi. Perché anche quello è rispetto del consiglio. E menomale che non sono da abbattere fisicamente ! Occorreva dichiararlo? Il rispetto si chiede e si da. E per quanto posso rilevare ad oggi il consigliere è esordito nella prima seduta, pensando forse di essere spiritoso, ed offendendo sia il Sindaco che me con paragoni da telenovela, quelle telenovele che evidentemente occupano i suoi pomeriggi . Questo a casa mia non è rispetto delle istituzioni. E basta con lo stucchevole richiamo alla rappresentatività. Su sei liste chiunque sarebbe stato nelle stesse condizioni, ma in qualche caso di sicuro sarebbe stato peggio la città. Pensa davvero il consigliere che se avesse vinto lui avrebbe consultato Mozzicafreddo o gli altri prima di procedere. A chi la da ad intendere ? Roma docet!”

Riccardo

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