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Squillo malmenata, arrestato lo sfruttatore

Squillo malmenata, arrestato lo sfruttatore

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Squillo malmenata, arrestato lo sfruttatore.

Emergenza sicurezza in Pineta a Porto Recanati, dove prostituzione, spaccio e degrado sono all’ordine del giorno.

I controlli dei militari dell’Arma, che supervisionano frequentemente la zona, hanno ottenuto una diminuzione del giro della prostituzione, ma allo stesso tempo, hanno causato tensione fra sfruttatori e squillo. Infatti, mercoledì scorso, una lucciola nigeriana di 25 anni, non riuscendo più a portare a casa il guadagno prestabilito (in questo caso 100 euro giornalieri) , è stata presa a calci e pugni dal suo protettore connazionale, O.L.E., di 41 anni, domiciliato all’ Hotel House. Era il tardo pomeriggio di mercoledì quando il 112 iniziò a ricevere chiamate di aiuto, che riguardavano una donna malmenata violentemente in Pineta.

I Carabinieri della stazione di Porto Recanati sono subito intervenuti sul posto ma la situazione era gravissima. L’uomo infuriato, che ha colpito la ragazza tanto violentemente da farle perdere i sensi, Dopo averla presa a calci e pugni, con un bastone raccolto da terra inizia a colpirle principalmente il viso e lo stomaco, come fosse intenzionato a provocarle un aborto spontaneo. I militari dell’Arma, con l’aiuto di un ex vigile del fuoco, sono riusciti a bloccare la furia dell’ uomo che nonostante l’intervento delle divise aveva continuato imperterrito a picchiare la ragazza incosciente. Lo sfruttatore è stato  portato in caserma, mentre la ragazza è stata accompagnata all’ospedale di Civitanova, tutt’ora in osservazione, dove i medici hanno scoperto che è in stato di gravidanza da circa un mese. Le indagini hanno accertato che l’uomo aveva costretto la ragazza a prostituirsi sotto minacce, con l’obbligo di guadagnare 100 euro al giorno. Ma l’accrescere dei controlli non le permetteva di guadagnare tanto, il che, fece scattare l’ira del protettore.

Conclusi gli accertamenti, i carabinieri della stazione di Porto Recanati, guidati dal luogotente Giuseppino Carbonari, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Civitanova, hanno arrestato il colpevole. E’ accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione, estorsioni e lesioni personali aggravate.  In attesa di essere trasferita in una struttura protettiva, la ragazza può tornare ad essere una persona libera.