Sciopero agli stabilimenti G.i. & E. Spa per preservare il futuro di oltre 300 famiglie
Questa mattina è iniziato il primo sciopero di un’ora alla fine di ogni turno alla G.i. & E. Spa ex Pignone di Porto Recanati e ai due stabilimenti di Matelica e Sassoferrato che erano Antonio Merloni Bombole e Serbatoi acquisiti da da Ghergo qualche anno fa, a tutela dei livelli occupazionali in merito ad un piano di riassetto aziendale che prevede tagli.
Allo sciopero nella sede di Porto Recanati ha aderito la quasi totalità dei lavoratori, a Sassoferrato si è sfiorato il 100% e a Matelica il 90%.
I lavoratori attendono da tempo il piano industriale che la famiglia Ghergo dovrebbe presentare, dal quale dipende il futuro di oltre 300 famiglie, gli ammortizzatori sociali in essere e futuri e il reale rilancio produttivo di tutti e tre gli stabilimenti. In regione è previsto un incontro il prossimo 4 novembre.
“Un segnale forte e chiaro dei lavoratori – scrivono Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm – alla proprietà. Confermiamo le incertezze e la preoccupazione per le incognite legate all’atteso piano industriale che la famiglia Ghergo dovrebbe presentare, dal quale dipendono il futuro per oltre 300 famiglie, gli ammortizzatori sociali in essere e futuri e il reale rilancio produttivo di tutti e tre gli stabilimenti. Da qui al 4 novembre, data dell’incontro previsto in Regione, rimane attivo lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti e sono previste future azioni di protesta, in assenza di risposte concrete da parte della proprietà sul futuro occupazionale e produttivo del gruppo.”