Ufficio del Turismo: trattativa aperta tra comune e regione per non perdere il locale
Nei giorni scorsi la questione dell’ufficio IAT di Porto Recanati è stata affrontata tra l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti e la giunta.
Gli amministratori locali hanno più volte sottolineato che per la vocazione turistica della città quello spazio è irrinunciabile.
L’ufficio IAT di Porto Recanati diventa quindi una questione di vitale importanza per tutte le immaginabili funzioni ch esso è in grado di svolgere al di là della semplice accoglienza nella stagione estiva in qualità di punto informativo.
Sotto traccia l’amministrazione comunale sta lavorando per avere nel modo meno oneroso possibile la conferma dell’uso di quei locali.
Infatti anche se lo IAT, gestito questa estate da una coop di Ancona per conto del comune non
chiuderà, c’è il rischio che però debba traslocare in un’altra sede per il fatto che gli spazi
attualmente in uso lungo il Corso Matteotti sono stati messi in vendita dalla Regione Marche nel
quadro di un programma di alienazioni, per la cifra di 131.000 euro, una somma che per il comune
rappresenta un forte impegno economico.
Il Comune ha evidenziato in sede di trattativa, che quei locali furono acquistati con risorse della
comunità porto recanatese ai tempi delle Aziende Autonome di Soggiorno e Turismo e che al tempo
del trasferimento delle competenze turistiche alla APT regionali quei locali non potevano essere
considerati un patrimonio avulso dalle attività dell’ente che ne era proprietario.
L’esito della trattativa è incerto, poiché anche se c’è un regolamento regionale che prevede la
permuta o cessione dei locali in via transattiva, ove ci fosse un’offerta di un privato questa avrebbe la precedenza.
Altra questione, non meno complessa, sul tavolo della trattativa è quella dei campi da tennis in via
Torino in quanto il Comune risulta proprietario del terreno, i diritti d’uso invece sono della
Regione.