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Aldo Ascani dice la sua sulla linea telefonica di Scossicci.

Aldo Ascani dice la sua sulla linea telefonica di Scossicci.

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Riportiamo di seguito il parere di Aldo Ascani relativo all’ampliamento del traliccio telefonia a Scossicci e sui relativi danni per la salute:
“Era la primavera del 2006 quando una nota compagnia privata di telecomunicazioni decise per motivi di assoluto interesse di posizionare un traliccio di circa 25 metri di altezza, per un’antenna, a circa 20 mt dalla mia abitazione con regolare autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale di Porto Recanati in carica a suo tempo.
Nulla sono valsi gli svariati tentativi di bloccare tale scelta… A distanza di un anno e mezzo al sottoscritto viene diagnosticata una LAM (Leucemia Mieloide Acuta) e non ho mai pensato che in tempi così brevi da un’installazione, potesse essere la causa scatenante di una patologia così seria e grave!
Ma nel contempo fino a prova contraria sono estremamente convinto che tutta questa tecnologia posizionata sopra le teste delle persone in modo incurante e solo allo scopo di interessi tra pubblico e privato sono una delle cause principali di certe tipologie.
Oggi grazie a Dio e alla Medicina la mia salute è stata messa in salvo e a distanza di 7 anni si sono ripresentati i signori delle telecomunicazioni ad ampliare notevolmente lo stesso impianto con tecnologie ancora più potenti, bloccando per una settimana un intero quartiere e con le autorizzazioni necessarie da parte del Comune ad eseguire i lavori… Ma soprattutto cari amministratori perché non ve le fate montare sopra le vostre teste… Mi chiedo se conta di più una linea telefonica più potente o la salute delle persone?? Chi dovrebbe vegliare su certi scempi e sopratutto dove sono le misurazioni dell’ARPAM che testa la regolarità delle emissioni trasmesse dalla stessa?
Il quartiere Scossicci chiede immediatamente un intervento da parte di organi competenti. Se avete deciso per il “No del Burchio” immagino che questa situazione sia più semplice dell’altra. Fate qualcosa subito con la stessa autorevolezza che avete applicato nella questione precedente”.