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Piazza Brancondi 2.0? C’è un progetto al Comune per una riorganizzazione di Piazza Brancondi?

Piazza Brancondi 2.0? C’è un progetto al Comune per una riorganizzazione di Piazza Brancondi?

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Da settimane oramai assistiamo al tam tam mediatico di un giornale locale (o sarebbe meglio limitare il discorso al cronista), il quale batte la lingua sul tamburo di un necessario intervento riqualificativo di Piazza Brancondi, che prevede l’abbattimento delle piante poste attorno alla fontana/monumento e consentire maggiore respiro alla grandeur proverbialmente appannaggio della nostra cittadina.

Un progetto che sembra già essere messo su carta e che, a detta dello stesso cronista, risponde alle richieste dei cittadini, degli operatori commerciali e addirittura assolve alle segnalazioni degli organismi istituzionali superiori (ASSAM) e di esimi personaggi di caratura nazionale (il giornalista M. Veneziani).

Poi si scopre in via ufficiale, che l’Assam non ha effettuato sopralluoghi per valutare lo stato delle piante insistenti su Piazza Brancondi; che Veneziani sembra non aver mai criticato la poca luminosità della stessa Piazza, ma si sia limitato a fare un commento su di un edificio posto a perimetro della stessa (ce lo ha riferito Carlo Trevisani, citato nell’articolo) e che non si sa quali e quanti siano i commercianti e cittadini che vorrebbero una piazza diversa dallo stato attuale.

Ora, non siamo così ingenui da non comprendere che dietro queste smentite considerazioni, ci sia qualcosa di molto più consistente. Sappiamo che a Palazzo Volpini, si sta ragionando su di un progetto che mira a rivedere l’assetto della nostra piazza principale.

Saremmo ben lieti di conoscere i dettagli di questa operazione, o comunque gradiremmo una smentita ufficiale.

Nel primo caso, ad ogni modo, crediamo sia opportuno e rispettoso della cittadinanza tutta, avere delucidazioni in merito, anche allo scopo di valutare la bontà di un progetto o (ancora meglio) avere la possibilità di esprimersi su diverse opzioni progettuali.

Diversi gruppi ed associazioni si sono già espresse su proposte di riqualificazione. Sarebbe un esercizio di proficua ed efficiente democrazia, coinvolgere tutta la popolazione, in quella che potrà essere una svolta fondamentale del nostro assetto urbanistico.