Proposta di recupero area ex Montedison dell’Architetto Matteo Parigiani
Tra il centro storico del comune di Porto Recanati e la frazione Scossicci, all’inizio degli anni ’60, sorgeva la Montecatini poi diventata Montedison, ditta produttrice di concime. Il complesso industriale originale comprendeva un corpo principale più a Sud adibito alla produzione che si innestava, verso nord, in un corpo a forma di parabola rovesciata estrusa dedicato allo smistamento ed alla spedizione delle merci. Attualmente, a causa dell’erosione delle acque, rimane solo la porzione finale del corpo dedicata alla spedizione, ribattezzata dall’amministrazione comunale “Capannone Nervi”. Infatti anche se nei disegni catastali non viene menzionato il progettista, e non si trovano i progetti originali, l’amministrazione attribuisce l’immobile all’architetto ingegnere Pierluigi Nervi. D’altronde nonostante non sembri essere accertata la sua paternità, basta possedere una minima conoscenza dello stile dell’architetto per accorgersi che il fabbricato appartiene senza dubbio alla sua scuola.
La costa marchigiana è piena di fabbricati del genere, la maggior parte dei quali è attualmente in disuso e praticamente ridotta a rudere. Lo scopo di questo intervento è quello di dare un “esempio” ed una spinta verso un recupero delle cosiddette “Cattedrali del mare”, ma soprattutto verso il rispetto che le amministrazioni devono – dovrebbero – avere verso di esse quali testimonianze di un periodo storico molto importante per gli abitanti, per i comuni e per tutta l’Italia.
Così il recupero dell’ex Montedison e la riqualificazione della zona adiacente, compresa la zona portuale come da PRG, mira al ricongiungimento del lungo mare brutalmente interrotto dal sito. Esso, tanto degradato quanto trascurato, è allo stesso tempo carico di potenzialità per la valle di Montorso (sito che ha ospitato anche il Giubileo del 2000), per i lungo mare di Porto Recanati e di Scossicci e per tutto il territorio comunale.
Il progetto che intende far rivivere l’area in questione rendendola fruibile al maggior numero di persone possibile, prevede la creazione di posti auto e posti per imbarcazioni, di una piscina comunale, di un sistema di piste ciclabili, di un giardino botanico e di uno skatepark e attività sportive e ricreative di vario genere. L’intervento architettonico per il capannone mira contemporaneamente alla preservazione della forma architettonica originaria sia per l’esterno sia per quanto riguarda gli spazi interni.
E’ possibile vedere il progetto nel dettaglio con planimetrie, masterplan ecc. alla pagina del sito dell’Arch. Matteo Parigiani
Architetto: Matteo Parigiani